Banca Prealpi San Biagio dona 20 mila euro, ULSS4 attiva un sistema di ultimissima generazione per la diagnosi del tumore alla prostata
Tra qualche giorno all'ospedale di Portogruaro la diagnosi di tumore alla prostata (biopsia) sarà ancora più precisa ed accurata e permetterà una cura a misura di paziente; potrà essere effettuata non solo in sala operatoria ma in regime ambulatoriale e con notevoli benefici per l’utente.
La novità è frutto di un felice connubio tra pubblico e privato, ossia una donazione di 20 mila euro da parte di Banca Prealpi San Biagio all’Ulss4 Veneto orientale. Somma che l'azienda sanitaria ha deciso di utilizzare per l'attivazione di una diagnostica di ultimissima generazione in uso all’unità di Urologia.
Oggi il vice presidente vicario di Banca Prealpi SanBiagio, Luca De Luca, ha consegnato un maxi assegno al direttore generale dell'Ulss 4, Mauro Filippi, alla presenza del direttore dell’Urologia Michele Amenta, di personale medico e sanitario e della banca di credito cooperativo.
<<Constatare che il mondo produttivo è vicino all'Azienda sanitaria rappresenta un attestato di gratitudine ed è un ulteriore stimolo nel continuare e migliorare quanto stiamo facendo – ha spiegato il direttore generale Mauro Filippi – . A beneficiare della donazione sarà l'Urologia, una delle eccellenze dell'Ulss 4 che continua a generare attrazione sia di utenti di questo territorio che di fuori regione, perché sono sempre più numerosi i pazienti in arrivo dal vicino Friuli Venezia Giulia. Il nuovo sistema di diagnostica consentirà di svolgere un'attività ulteriore alle già linee di intervento già attive e darà un nuovo importante impulso all'attività erogata >>.
<<La pandemia ha messo a dura prova il sistema sanitario nazionale e del Nordest. Con questa donazione all'Ulss 4 abbiamo voluto fornire un sostegno concreto alla sanità locale, testimoniando - nel solco dei valori di sussidiarietà, cooperazione e mutualismo che da sempre ci caratterizzano - la nostra vicinanza alla comunità>> ha aggiunto Luca De Luca, vice presidente vicario di Banca Prealpi SanBiagio. <<Il Covid ha fatto altresì emergere la centralità della salute quale pilastro fondamentale della nostra comunità – ha continuato De Luca - ed in particolare della prevenzione quale strumento che ne consente la preservazione e la tutela. In questo contesto si comprende pienamente l'importanza del progetto Trinity, poiché la prevenzione in ambito sanitario è un driver di sviluppo essenziale, propedeutica alla tenuta sociale e alla ripresa del territorio>>.
Il nuovo sistema di biopsia mirata, denominato Trinity, di produzione francese, grazie all’incrocio in tempo reale di immagini di risonanza magnetica e di ecografia, consente all'operatore di visualizzare un modello virtuale della prostata in 3 dimensioni da qualsiasi punto di vista (a 360 gradi). La fusione delle immagini effettuata da un software avanzato è in grado di considerare anche il movimento indesiderato del paziente e la deformazione della ghiandola prostatica, garantendo l'attendibilità della procedura ed una presa bioptica con uno scarto massimo di 2 millimetri rispetto alla porzione di tessuto sottoposto a indagine.
<<Il sistema di diagnostica Trinity è un’avanguardia in ambito urologico – ha spiegato il direttore dell’Urologia, dottor Michele Amenta – . Non tutti i rumori sono uguali e questo è un sistema ultrapreciso, di diagnosi precoce, che ci consente di avviare un trattamento mirato, adeguato, non necessariamente chirurgico. Con questo sistema possiamo dunque prevedere una cura sempre più a misura di paziente, il tutto con un'attività oltretutto più snella perché in regime ambulatoriale. Abbiamo già una lista di pazienti candidati ad utilizzare questo sistema diagnostico unico in Veneto e tra i pochi in Italia>>.